Ogni atleta utilizza immagini, suoni e sensazioni, processandole inconsapevolmente in un ordine molto dettagliato, per sfornare il più accurato dei gesti tecnici. E la cosa non è assolutamente casuale!
Come per la ricetta di una torta, occorrono ingredienti ben precisi, le giuste dosi e la corretta sequenza con cui miscelare tutto. Spiega Andrea Piscitelli, sport mental coach e istruttore di 2° grado della Federazione Italiana Tennis: “Mi è capitato di lavorare con diversi tennisti e di applicare questo concetto alle loro “ricette” mentali con cui approcciavano un colpo. Un esempio lampante è un ragazzo che aveva evidenti differenze tra il colpo del diritto e quello del rovescio. Hai presente uno di quelli che giocava il diritto a 700 km/h e il rovescio a 0,0056 km/h, alzando la palla 12 metri al disopra della rete? Ecco, forse adesso hai un’idea delle differenze di cui ti accennavo. Insomma parlando con lui, ho iniziato a estrapolare la strategia che adottava per eseguire il diritto. E lui inizia a dirmi: VEDO la palla arrivare, provo una SENSAZIONE di spinta nella zona del petto e un attimo prima di colpire la palla, IMMAGINO dove possa andare. Bingo!!! Giusti ingredienti, giuste quantità, nel giusto ordine”.
In base alla sua grande esperienza tennistica, Andrea estrae la personalissima ricetta di come questo giovane allievo esegue il diritto:
- immagine della palla in arrivo
- sensazione di spinta
- immagine costruita della direzione della palla
Ecco invece cosa accadeva durante l’esecuzione del rovescio, nel racconto del giovane atleta: “VEDO la palla arrivare e subito mi CHIEDO se sarò in grado di colpirla oppure no. Provo una SENSAZIONE di insicurezza sul braccio e colpisco”.
“Cosa puoi notare – spiega Andrea – in base alle sue parole? È evidente l’utilizzo di una ricetta completamente diversa rispetto al diritto. E ovviamente ottiene risultati completamente diversi..!!”
Infatti la sua strategia sul rovescio è:
- immagine della palla in arrivo
- dialogo interno
- sensazione di insicurezza
Qual è stato dunque il lavoro di coaching? Continua Andrea: “Due strategie diverse, lo portavano a due risultati diversi. Per avere lo stesso risultato, o comunque molto simile, abbiamo applicato la ricetta vincente in quei colpi dove le cose non andavano un granché..!! Così gli ho fatto fare lo stesso identico processo mentale del diritto anche sul rovescio, ottenendo un risultato molto molto simile”.
In conclusione, Andrea si rivolge direttamente ai lettori di Sport Power Mind:
“Chiedo sempre a ogni atleta: quanto sei consapevole delle tue strategie mentali? E se sei un allenatore, quanto conosci le strategie mentali dei tuoi atleti? Come vedi, può fare davvero una grande differenza. E può sicuramente portare ancora più valore al tuo gioco! Quindi la prossima volta che fai un gesto tecnico, o nel caso i tuoi atleti si accingano a farlo, nota la sequenza:
- quali sono le immagini, i suoni o le sensazioni che vengono utilizzati?
- in quale ordine viene fatto?
Facendo questo, avrai anche tu la tua personalissima ricetta da applicare, per ottenere maggiori risultati!”
Per scoprire ancora di più riguardo le strategie mentali che utilizzi nel tuo sport, prenota una sessione di coaching con ISMCI. Ti aiuteremo a estrapolare la tua ricetta vincente, che potrai mettere in pratica fin da subito!