Rugby

Per imparare a perdere, senza uscire sconfitto

By 31 Maggio 2016Maggio 22nd, 2019No Comments

Qualche anno fa, quando da giovane giornalista alle prime armi seguivo anche gli sport minori e cercavo di raccontare le passioni che stavano dietro ai singoli atleti, un signore che allenava i ragazzini del rugby (e che nella vita faceva tutt’altro mestiere) mi disse che era venuto via dal calcio perché in quell’ambiente mancavano i valori sani. E mancavano soprattutto i coach che si facessero portatori di quei valori. Troppe interferenze, troppi genitori e allenatori che incitavano alla distruzione degli avversari, troppe pressioni attorno a giovani atleti e giovani arbitri.

Oggi la situazione è forse peggiorata. La cultura dell’arrivare primi a tutti i costi ha pervaso più che mai anche i nostri campetti di periferia, dove una vittoria contro gli amici/nemici del quartiere accanto può rappresentare una sorta di riscatto da una vita di miserie. A rimetterci non c’è dubbio sono soprattutto i nostri ragazzi, incapaci ormai di accettare una sconfitta – nello sport come nella vita – di capirne i risvolti positivi e di guardare avanti con serenità verso la prossima sfida.

Ho scovato in Rete un video musicale che parla di questi temi. Del valore dello sport come metafora in grado di aiutare i più giovani a integrarsi con i loro simili. “Rugby di periferia” è il titolo di un brano dell’ultimo album dei Bottega Baltazar, gruppo padovano che spazia dal teatro alla canzone.

>>>> Guarda il video RUGBY DI PERIFERIA

È la storia di un ragazzo straniero che gioca a rugby in una squadra veneta e scende in campo con il ruolo di ala. Dice il testo. “Lui è fatto di ossa e nervi, non sente il freddo sulle braccia. Si fa trovare pronto se gli passano l’ovale, non sa andare in sostegno però corre: e il resto lo potrà imparare”.

Non vincerà le partite, non sarà il più forte: ma grazie all’incontro-scontro e alla solidarietà tra esseri umani, potrà perdere senza essere sconfitto. Nel rugby infatti l’avversario non è un nemico, ma un alleato che permette di metterci alla prova e confrontarci con i nostri limiti. Musica per le orecchie di un coach sportivo!

D’altronde dove non riesce la scuola e la strada, prova ad arrivarci lo sport. Possibilmente con dei coach consapevoli del proprio ruolo educativo in una fase delicata come quella dell’ingresso alla vita adulta. Il rugby è un buon esempio: uno sport dove vive forte lo spirito di unione, a tutti i livelli di gioco. Si scende in campo sempre motivati, anche se si sa già che l’altra squadra potrebbe essere più forte. L’obiettivo non è mai escludere gli altri, ma resistere insieme e affrontare gli urti della vita, con o senza muscoli.

Sembra retorico? Può darsi. Ma ne abbiamo comunque bisogno. Specialmente i coach che si sporcano le mani tutti i giorni con atleti professionisti e dilettanti. E anche tu che stai crescendo come atleta o preparatore mentale, cercando di intravedere al di là delle singole tecniche di cui parliamo nel programma Sport Power Mind.

Ti lascio con le parole di Maria Cristina Tonna, responsabile della Nazionale italiana di rugby femminile: “Il rugby non è uno sport, è un gioco. Altrimenti non lo farei fare ai miei figli. È un gioco di libertà. Perché correre in un prato con la palla in mano è sentirsi libero. Libero all’interno delle regole. E io penso che questa, alla fine, possa essere l’ambizione di tutti”.

 

Alessandro Dattilo

Alessandro Dattilo

Giornalista, storyteller, blogger, formatore, ghostwriter. Aiuta aziende e professionisti a raccontare la loro storia, a trasferirla sul web, a farla diventare un libro. Tiene seminari su Brand Journalism e Scrittura Efficace per il Business. Oggi è Senior Content Manager per Roberto Re Leadership School e Stand Out – The Personal Branding Company e docente del programma HRD – Da Manager a Leader. Fondatore di TorinoStorytelling e RomaStorytelling, ha scritto e parlato per quotidiani nazionali, network radiofonici e tv locali. Sul web ha lavorato come consulente editoriale e content manager per il Gruppo Enel, Ferrovie dello Stato, Treccani, Ferpi, Fastweb, Reale Mutua, Comin & Partners e molti altri. Per Mondadori ha pubblicato nel 2014 il libro "Scrittura Vincente", una guida pratica su come usare la parola scritta per raggiungere più facilmente i propri obiettivi in campo aziendale, commerciale, professionale.

Lascia un commento a questo articolo

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.