Pillole di coaching

Entra nella stanza dei trofei con il mental coaching

By 10 Marzo 2016Maggio 23rd, 2019No Comments

Ecco qual è la chiave per l’accesso alla stanza dei trofei  che le notti sogni di avere

Coraggio!
Avvicinati a quella porta che vedi davanti a te. Avvicinati e prova ad aprirla. Ti accorgerai che è chiusa a chiave.

… vuoi sapere cosa c’è dietro quella  porta? Guarda attraverso la  serratura…

Le vedi, tutte quelle medaglie, quelle coppe, quei trofei?

Quella è la tua stanza dei trofei, quella che la notte sogni di possedere, in cui  sogni di poter entrare in qualsiasi momento per ammirare la tua collezione di  vittorie.

Sicuramente adesso vorresti in mano la chiave per entrare anche solo un  minuto dentro quella stanza per sentirti vincente, sicuro e fiero di te!

traguardo

E se ti dicessimo che potresti finalmente scoprire dove sta quella chiave e sbloccare l’accesso a  tutti quei traguardi che la notte sogni di raggiungere?

Bene, continuando a leggere questo articolo scoprirai qual è la strada giusta  per trovare la tua chiave per il successo

Torniamo a noi ora!

Lo sapevi che, come spiega Novak Djokovic, tra i primi 100 tennisti del mondo non c’è differenza tecnica e fisica?

Anche per gli atleti più dotati fisicamente e tecnicamente l’aspetto mentale è fondamentale.

L’aspetto mentale è ciò che fa realmente la differenza tra il Numero 1 al mondo e il numero 99, a parità di condizione fisica.

Dato questo per assodato, se pratichi sport a livello dilettantistico o  amatoriale è importante che tu sappia che funziona esattamente nello stesso  modo.
Ovvero tu, così come i tuoi concorrenti e chi chi gareggia con te, svolgi una  determinata quantità di ore di allenamento fisico, magari di pesi in palestra, di  jogging.
Passi molto tempo ad affinare un particolare colpo, un certo gesto atletico, leggi  libri su come migliorare la tua tecnica. Ma ovviamente, non essendo un professionista e non potendo ancora  trasformare lo sport nel tuo lavoro, non puoi dedicare più tempo di quello che  già dedichi, che è sicuramente tanto.

PEBBLE BEACH, CA - JUNE 20: Tiger Woods (Photo by Andrew Redington/Getty Images)

Quindi sappi che non stai sbagliando e il mio consiglio per te non è di aumentare le ore di allenamento fisico.
Di sicuro non potrai trasformarti nel nuovo Djokovic, o Tiger Woods, o Cristiano Ronaldo.
Sarebbe totalmente irreale e poi loro hanno dedicato completamente la  loro vita allo sport e, ti posso assicurare, anche alla gestione mentale di sé stessi.

Il solo modo con cui potrai davvero fare la differenza da subito nella tua attività  sportiva è allenare la tua mente.

Purtroppo un problema, comune a molti altri atleti, è la difficoltà  nel trovare un sistema di allenamento mentale comprovato, che renda sicuro ed efficace l’apprendimento delle tecniche per allenare la mente.

Nello sport in Italia in genere si approfondiscono solo due delle tre grandi aree di miglioramento dell’atleta, ovvero l’allenamento fisico e l’allenamento tecnico,  tralasciando totalmente l’allenamento mentale.
Infatti possiamo dire che  nel nostro Paese ancora non esiste una vera regolamentazione dell’allenamento mentale come disciplina.
Esiste ad esempio la possibilità di reperirne informazioni, perché effettivamente di libri sul mental coaching ce ne sono molti e sono anche molto validi. Ma tutto questo mondo del mental coaching sportivo rimane fortemente nascosto.

Questa mancanza di conoscenza in materia di allenamento mentale, genera nel mondo dello sport e in chi gravita attorno a esso un atteggiamento di diffidenza dovuto alla non conoscenza dell’argomento.

Perché ovviamente e a ragion veduta, quando non conosci una cosa  è naturale essere inizialmente diffidente nell’approcciarsi ad essa. E’ un meccanismo automatico di per sé. E se anche tu provi la stessa sensazione è normale.

La realtà è infatti la seguente:

-chi si occupa dell’allenamento mentale non è riuscito ancora a  scardinare le barriere di diffidenza nei confronti del mental coaching  poiché non ci sono strutture istituzionali che ne determinino l’autorevolezza come disciplina

– molti di coloro che si occupano di benessere e fitness non la trattano come disciplina poiché non sono abbastanza ferrati in materia e non potrebbero applicarla.

E quindi qual è la naturale conseguenza di tutto ciò?

lindsay vonn

Se sei appassionato di sport avrai già sentito parlare di mental coaching, e ne  avrai sentito parlare in relazione ai risultati che raggiungono i più grandi atleti  del mondo, come Djokovic, Lindsay Vonn, o altri.

Infatti, nella maggior parte dei casi si pensa che il mental coaching sia destinato solo a pochi eletti, solo ai più grandi.

A chi quindi ha già capacità straordinarie e quindi può permettersi di dedicare  tempo anche ad argomenti “astratti” o “di moda” come l’allenamento mentale.

Ma qui vogliamo smentire questa credenza: il mental coaching non è una moda né una tecnica astratta e impercettibile.

Al contrario è fatto di consapevolezze, risultati tangibili, esercizi pratici e prove scientifiche.

E’ uno degli strumenti, ASSIEME a quello fisico e quello tecnico, per ottenere risultati sempre migliori nella tua attività sportiva e per mantenere la  concentrazione al massimo anche davanti a vette alte.

Attenzione! Non vogliamo dirti che che da oggi potrai smettere di andare a correre, di andare in palestra, di allenare il tuo swing o qualsiasi altro gesto tecnico proprio della tua disciplina sportiva.

Assolutamente no. Ma sappi che se vuoi davvero intraprendere un percorso di  miglioramento per raggiungere i traguardi che ti sei prefissato, vicini o lontani  che siano, devi iniziare a lavorare anche sulla tua mente!

Ricorda: la concentrazione sull’obiettivo quello che fa la differenza.

Ecco perché il n°1 al mondo di tennis è il n°1 e il n° 99 è il 99. Non perché è più forte tecnicamente. Non perché corre 3 ore in più ogni giorno, ma perché gestisce al meglio le sue emozioni nei momenti chiave del match sapendo ricreare ogni volta la sua peak performance.

Roberto Re, nella sua lunga esperienza come mental coach ha allenato tantissimi atleti, che  avevano senza dubbio ottime qualità fisiche e tecniche, ma che di fronte ad  alcuni traguardi gli sentivano tremare le gambe, o crollavano emotivamente. E quello non dipende dalla categoria in cui giochi. Dipende da cosa c’è dentro di te.

Jessica Rossi, medaglia d'oro

Jessica Rossi è medaglia d’ora di tiro a volo alle Olimpiadi di Londra nel 2012 e  detiene il record mondiale di 99 piattelli su 100. Jessica prima di tagliare quel traguardo era una grandissima campionessa ed  aveva già ottenuto grandissimi risultati, ma quello che le mancava era fare  l’ultimo passo per andare verso successi sempre più grandi.

Bene, da quel 2012, grazie all’allenamento mentale che ha fatto insieme a Roberto Re, Jessica non si è più fermata. Perché? Perché ha iniziato ad avere più consapevolezza delle sue doti, delle sue capacità e soprattutto ha imparato come riprodurre, come replicare letteralmente le sensazioni che provava durante le sue migliori prestazioni.

Roberto non l’ha trasformata da atleta scarsa ad atleta forte! Le ha solo dato gli strumenti di cui lei aveva bisogno per raggiungere un determinato traguardo.

E queste cose non sono destinate solo all’Olimpo dello Sport perché per allenare la mente non c’è il requisito di “essere tra i migliori 100 corridori del mondo”, o “aver vinto almeno una medaglia alle Olimpiadi”.

Per allenare la mente l’unico requisito richiesto è “avere il desiderio di raggiungere risultati più alti rispetto a quelli finora raggiunti” e metterti in gioco.

Non si tratta solo di vincere le Olimpiadi, o la coppa del mondo di sci o l’Australian Open.

Per te potrebbe essere anche ad esempio arrivare alla gara di domenica senza  più l’ansia da prestazione che ti spezza il fiato dopo 10 km anche se ti sei  allenato come un dannato.

La vera gara per te può essere ad esempio eliminare l’ansia da prestazione, o  arrivare davanti alla porta senza vedere il portiere che diventa enorme e lo spazio tra i pali minuscolo.

coppa

Tornando alla questione principale, per l’allenamento mentale manca un  sistema che renda più semplice all’atleta l’applicazione dei suoi  fondamenti.

E’ una materia complessa che richiede la presenza di un coach preparato.  Questa figura manca e non è ancora riconosciuta nel panorama sportivo.

Se poi all’atleta non vengono dati nemmeno gli strumenti pratici per fare gli esercizi e applicare le tecniche di allenamento mentale, tutto diventa più  difficile.

La questione più importante in tutto ciò è che questo, chiaramente, si ritorce non solo contro la tua attività sportiva, ma anche ad esempio contro il tuo desiderio di  saperne di più.

Supponiamo infatti che ora leggendo queste righe tu inizi a capire quanto il  tuo allenamento fisico e tecnico potrebbe migliorare, e diciamo quindi che tu decida di approfondire la materia.

Non è pensabile che tu dall’oggi al domani possa leggerti tutti i libri scritti sul mental coaching sportivo, che sono tantissimi e alcuni sono anche molto complicati.

Infatti non stiamo parlando di una disciplina facile a cui approcciarsi e sappi che richiede assolutamente la presenza di una guida…di un coach, per l’appunto.

E nel caso tu ci riuscissi, che tutto sommato è difficile ma non impossibile…sapresti davvero come applicare in modo pratico ed efficace i mille insegnamenti di tutti quei libri?

rossi-re-oro

Ecco, questo è il motivo fondamentale per cui oggi abbiamo pubblicato questo articolo. Roberto Re in questi anni ha studiato il coaching sportivo, lo ha messo in pratica allenando moltissimi atleti come Jessica Rossi e ha ottenuto dei risultati concreti e fantastici. Ha scoperto la chiave per aprire le porte del mental  coaching e renderlo accessibile a tutti gli sportivi, tramite un sistema scientifico diviso in moduli di teoria ed esercizi da mettere in pratica.

Il nostro intento è non lasciarti nello stato della non conoscenza e della diffidenza ma renderti autonomo e consapevole di quanto tu possa migliorare le tue prestazioni atletiche e sportive imparando tecniche che potrai applicare ogni volta che vuoi e che ti faranno sentire più libero dai limiti avuti finora.

Sport Power Mind

Sport Power Mind

Sport Power Mind è la forza di una squadra al servizio dell'atleta; un team di professionisti uniti tra loro dal medesimo obiettivo: liberare il potenziale degli atleti per massimizzare le loro prestazioni. Sport Power Mind utilizza, sia per la formazione, sia durante le sessioni di lavoro con gli atleti, un metodo di coaching unico e distintivo, frutto di studi ed esperienze maturati in anni di attività sul campo.

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