Pillole di coaching

Mental coaching: rapporto di lavoro e amicizia

By 27 Novembre 2015Maggio 23rd, 2019No Comments

Come lavorano mental coach e calciatore? Quante volte si vedono? Come gestiscono il loro rapporto? Provo a rispondere, premettendo che parlo a titolo assolutamente personale: non esistono regole, ogni mental coach, infatti, ha il suo metodo di lavoro. Non esistono il giusto e lo sbagliato, esiste l’efficace. Se un calciatore è soddisfatto e si sente supportato nel conseguimento dei suoi obiettivi, vuol dire che il rapporto funziona e che il mental coach sta facendo il proprio dovere, punto. 


Ogni rapporto tra calciatore e mental coach fa storia a sé ed è facilitato dal fatto che oggi le modalità di comunicazione sono molteplici: Whatsapp, SMS, mail, telefonate, Skype, incontri dal vivo. A mio avviso, è fondamentale un incontro dal vivo ogni tre, massimo quattro settimane. Se questo non è possibile per motivi logistici, l’incontro dal vivo può essere sostituito da una sessione telefonica o via Skipe.

E’ mia abitudine inviare sintesi scritte successive alla sessione dal vivo o via Skype: in questo modo ciò che è stato detto può essere riletto, memorizzato e ridiscusso. Non solo, così facendo sessione dopo sessione viene a crearsi una vera e propria storia scritta del percorso intrapreso.

E’ fondamentale che il mental coach dia al calciatore la disponibilità quotidiana via Whatsapp o via SMS: a volte basta un breve scambio di battute per mettere a fuoco una situazione. La vicinanza quotidiana è fonte di rassicurazione e fa sì che il calciatore non viva il mental coach come un maestrino con la penna rossa, bensì come una persona su cui contare in qualsiasi momento. Credo nell’informalità del rapporto, nell’empatia; i calciatori che ottengono i migliori risultati dall’allenamento mentale sono coloro che non si limitano alla sessione trisettimanale ma che ti coinvolgono, anche quotidianamente, con osservazioni, pensieri, dubbi ed emozioni. Con i miei ragazzi insisto spesso su questo punto: “usate” il vostro mental coach.

Calciatore e mental coach possono diventare amici? Certo che sì. Nulla vieta di andare a mangiarsi una pizza o passare una serata insieme. Sta alla loro intelligenza tenere ben distinti amicizia e professione. E del resto non è così in ogni ambito di lavoro?


Articolo a cura di Marco Cassardo

Sport Power Mind

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Sport Power Mind è la forza di una squadra al servizio dell'atleta; un team di professionisti uniti tra loro dal medesimo obiettivo: liberare il potenziale degli atleti per massimizzare le loro prestazioni. Sport Power Mind utilizza, sia per la formazione, sia durante le sessioni di lavoro con gli atleti, un metodo di coaching unico e distintivo, frutto di studi ed esperienze maturati in anni di attività sul campo.

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