GolfVisto dal Coach

Nel golf il 90 per cento lo fa la mente

By 20 Luglio 2018Maggio 24th, 2022No Comments

Tutto sembra andare nella giusta direzione, anche in virtù dei miglioramenti nel putting dovuti a una nuova metodologia di allenamento studiata con il mio staff tecnico”. Così parlava Francesco Molinari alla vigilia del 147° Open Championship, terzo major stagionale. Fino al 22 luglio si gareggia sul percorso del Carnoustie Golf Links, a Carnoustie in Scozia, dove sono state scritte tante pagine tra storia e leggenda del mitico torneo. Dopo due anni di assenza dal major britannico, anche Tiger Woods è pronto a dare battaglia: “Mi è mancato molto non partecipare al torneo più antico del circuito. Ho scritto il mio nome sulla Claret Jug tre volte e ora voglio rimettermi in gioco”.

Tutti i golfisti – dai super-campioni ai dilettanti del fine settimana – sanno che in questo sport il 90% lo fa la mente. Molinari lo dimostra anche nelle dichiarazioni: “Il periodo che va dal successo di Wentworth a oggi è sicuramente uno dei più brillanti della mia carriera!”. Sa di essere il giocatore più in forma del momento, con due vittorie di peso (una in Europa e una in USA come Rahm) e due secondi posti in cinque uscite. Partire da favorito non sempre è un vantaggio mentale: ma un campione sa come canalizzare l’energia positiva che lo sta attraversando.

Per ora l’azzurro ha chiuso il primo round in 70 (-1), piazzandosi al 18esimo posto, a 4 lunghezze dal leader Kevin Kisner (-5): nulla è impossibile per lo straordinario giocatore visto nel 2018. Un gradino sotto l’azzurro, in pari con il par, c’è Tiger Woods al rientro all’Open Championship. L’americano ha confermato i progressi degli ultimi mesi, riproponendosi a livelli competitivi. Il suo rendimento dopo gli interventi alla schiena è stato buono, ma è passato da un paio di eventi in cui è andato vicino alla vittoria ad altri piuttosto deludenti. Attuale numero 71 al mondo, Tiger riesce sempre a rendere diversa ogni gara a cui partecipa e anche l’Open Championship non farà eccezione.

Ecco cosa Woods stesso ha dichiarato di recente: “La mia mente è la più grande arma che ho a disposizione. La psicologia del Golf è complicata ed è un insieme di forza d’animo, fiducia in se stessi, gestione delle emozioni e capacità di richiamare velocemente i successi passati, per essere in grado di superare momenti difficili”.

Sappiamo quindi, e lo confermano i campioni, che il Golf è uno sport nel quale la mente svolge un ruolo fondamentale. Eppure la maggior parte dei golfisti dedica un’enorme attenzione a migliorare le capacità tecniche (e la qualità dell’attrezzatura), senza fare nulla per imparare a utilizzare il proprio cervello come strumento fondamentale per la vittoria.

Continua Tiger: “Ho sviluppato molto presto la forza della mia mente: per questo non troverò mai abbastanza parole per spiegare l’importanza che potrebbe avere per qualsiasi golfista fare altrettanto. Alla fine quello con i propri stati d’animo è come… un altro gioco all’interno del gioco stesso!”.

Negli Stati Uniti e in altri Paesi le tecniche di training mentale sono parte naturale, ormai da anni, della preparazione di golfisti a ogni livello. La scienza infatti ha dimostrato che in qualsiasi sport un corretto allenamento mentale è in grado di incrementare notevolmente le prestazioni.

Anche per questo Molinari, prima degli Open Championship, si è concesso una giornata di relax (e allenamento) per rifinire le strategie con i suoi guru Dave Alred e Phil Kenyon. Nelle stesse ore – per rinforzare le proprie credenze legate all’identità – Justin Rose, campione olimpico di Rio 2016, dichiarava ai media: “Voglio vincere e diventare il nuovo leader mondiale. Non sono superstizioso e tutto quello che m’interessa è scendere sul green per vincere tornei come questi”.

Alessandro Dattilo

Alessandro Dattilo

Giornalista, storyteller, blogger, formatore, ghostwriter. Aiuta aziende e professionisti a raccontare la loro storia, a trasferirla sul web, a farla diventare un libro. Tiene seminari su Brand Journalism e Scrittura Efficace per il Business. Oggi è Senior Content Manager per Roberto Re Leadership School e Stand Out – The Personal Branding Company e docente del programma HRD – Da Manager a Leader. Fondatore di TorinoStorytelling e RomaStorytelling, ha scritto e parlato per quotidiani nazionali, network radiofonici e tv locali. Sul web ha lavorato come consulente editoriale e content manager per il Gruppo Enel, Ferrovie dello Stato, Treccani, Ferpi, Fastweb, Reale Mutua, Comin & Partners e molti altri. Per Mondadori ha pubblicato nel 2014 il libro "Scrittura Vincente", una guida pratica su come usare la parola scritta per raggiungere più facilmente i propri obiettivi in campo aziendale, commerciale, professionale.

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