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Le migliori storie del 2018 in Sport Power Mind (pt. 1)

By 21 Dicembre 2018Maggio 24th, 2022No Comments
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Si sta per chiudere un 2018 che ci ha visto, come Sport Power Mind, sempre in prima linea nel raccontare storie di campionesse e campioni di ogni disciplina. Con una media di due articoli a settimana, i lettori del nostro blog hanno potuto approfondire le gesta, ma soprattutto gli aspetti legati alla preparazione mentale, di personaggi del calibro di Francesco Molinari, Sofia Goggia, Marco Cecchinato e Carolina Kostner (tanto per citarne una minima parte). Come spesso si usa nelle redazioni a fine anno, insieme a Lorenzo Marconi (performance coach di ISMCI) abbiamo commentato alcune storie che hanno riscosso maggiore successo sulle pagine social targate SPM.

La nostra speciale classifica comprende otto campioni di cui abbiamo scritto in questi mesi. In questa prima parte puoi leggere le prime quattro storie:

  • Francesco Molinari (golf)
  • Walter Zenga (calcio)
  • Carolina Kostner (pattinaggio)
  • Marco Cecchinato (tennis)

Nella prossima puntata, leggerai di:

  • Max Allegri (calcio)
  • Sofia Goggia (sci)
  • Romano Fenati (motociclismo)
  • Gonzalo Higuain (calcio)

Francesco Molinari

Un 2018 incredibile per il golfista piemontese: dopo la vittoria in estate agli Open Championship (il Major più antico e prestigioso, prima volta nella storia per un golfista italiano), è arrivato lo straordinario trionfo in Ryder Cup dell’Europa, trascinata proprio da Molinari. “Tutto il team europeo si è espresso a livelli superlativi – spiega Marconi – con uno spirito di squadra formidabile. È la fame di vittoria ad aver fatto la differenza a livello mentale con gli Stati Uniti, generando scene di entusiasmo incredibile, insolite per uno sport da gentleman come il Golf”.

“Questi ragazzi – aggiunge Marconi – hanno dimostrato un’energia complessivamente superiore agli avversari. Nei loro sguardi c’era complicità, unione, voglia di ribaltare il pronostico. Nelle performance di questo livello, l’atteggiamento ultra-focalizzato è spesso l’elemento chiave che permette di non mollare fino all’ultimo. E portare a casa la vittoria. Osservando i giocatori durante le diverse fasi dell’incontro, ho notato come gli europei avessero una maggiore congruenza mente-corpo: i movimenti erano più fluidi, muscolarmente meno rigidi, più completi nell’insieme. Questo è segno di un’ottima preparazione mentale che aiuta a gestire le tensioni interne ed esterne”.

Walter Zenga

A febbraio 2018, da allenatore del Crotone, l’ex portiere nerazzurro ha strappato un pareggio all’Inter meritandosi gli applausi dell’intero stadio di San Siro. Dopo un momento-no nella sua carriera di mister (esonerato più volte dalle panchine di club arabi, dalla Sampdoria di Ferrero e dal Wolverhampton in seconda divisione inglese), Zenga è uscito dalla crisi grazie a un capillare e importante lavoro su se stesso, svolto insieme a Roberto Re, suo amico e mental coach di grandi campioni dello sport.

“Ci sono persone che si sono prese a cuore di farmi uscire dal tunnel – ha detto Zenga in un’intervista – tra queste c’è Roberto Re. È un mental coach e con lui ho avuto la possibilità di ragionare, di analizzare, di vedere le cose con una luce nuova. Tutto questo mi ha permesso di rinascere, come l’araba fenice che mi sono tatuata sulla gamba”. Walter, come racconta a sua volta Roberto, è un uomo di incredibile spessore, dotato di un’umiltà e una continua voglia di imparare e mettersi in gioco davvero rare. “Fortunati i suoi giocatori – dice Re – con lui alla guida non hanno solo un bravissimo allenatore, ma un vero Coach che può farli crescere e migliorare ogni giorno come professionisti e come uomini. Sono molto orgoglioso del lavoro svolto insieme e felice della nostra collaborazione ma, ancora di più, della nostra amicizia”.

Carolina Kostner

Agli Europei di Mosca, la trentunenne Carolina ha firmato un capolavoro migliorando dopo quattro anni il record italiano (da lei detenuto) e piazzandosi terza in classifica provvisoria alle spalle delle baby russe Zagitova (15 anni) e Medvedeva (18). “Lo sport – ha spiegato lei stessa – mi ha insegnato a non arrendermi mai, a lottare per ciò che si desidera, sempre in modo pulito e corretto. È un veicolo per crescere nella consapevolezza dei propri limiti, ma anche con la certezza che possono essere superati con impegno e dedizione. Lo sport mi ha aiutata moltissimo anche nello sviluppo del mio carattere. In oltre vent’anni di attività il bilancio è sempre positivo, anche se delle volte si è costretti a passare attraverso tunnel bui per poi tornare alla luce più forti di prima”.

Chiusura sulla forza del team. “Con il tempo mi sono resa conto che nulla si può fare da soli, ma che bisogna trovare le persone giuste che ci possono accompagnare nel cammino della vita, anche di quella sportiva. Ogni risultato raggiunto è il risultato di un team unito e forte. Ringrazio la mia famiglia, che mi ha sempre supportato, il mio corpo di appartenenza – le Fiamme azzurre –, il mio management e anche il grande affetto dei miei fan di tutto il mondo”.

Marco Cecchinato

È il suo formidabile rovescio a una mano ad averlo spinto lassù, in semifinale al Roland Garros, il tempio del tennis su terra rossa, dopo aver battuto nientemeno che l’ex numero uno del mondo, il serbo Nole Djokovic! In due mesi il suo mondo si è ribaltato. Nel 2018, nella testa di Cecchinato è scattato un clic decisivo, uno swish mentale che gli ha fatto mollare la zavorra di ragazzo pigro e un po’ sbandato, per fargli indossare il costume da supereroe che crede nei suoi mezzi.

Cecchinato è la gioia dei mental coach, consapevoli che l’aspetto mentale e la gestione degli stati d’animo è ancora l’arma segreta contro lo sport delle macchine, degli algoritmi e delle statistiche. Che lavorare sulle credenze e il focus mentale è l’unica leva che può sollevare un mediocre e catapultarlo sul tetto del mondo.

>> Leggi anche la seconda parte

Alessandro Dattilo

Alessandro Dattilo

Giornalista, storyteller, blogger, formatore, ghostwriter. Aiuta aziende e professionisti a raccontare la loro storia, a trasferirla sul web, a farla diventare un libro. Tiene seminari su Brand Journalism e Scrittura Efficace per il Business. Oggi è Senior Content Manager per Roberto Re Leadership School e Stand Out – The Personal Branding Company e docente del programma HRD – Da Manager a Leader. Fondatore di TorinoStorytelling e RomaStorytelling, ha scritto e parlato per quotidiani nazionali, network radiofonici e tv locali. Sul web ha lavorato come consulente editoriale e content manager per il Gruppo Enel, Ferrovie dello Stato, Treccani, Ferpi, Fastweb, Reale Mutua, Comin & Partners e molti altri. Per Mondadori ha pubblicato nel 2014 il libro "Scrittura Vincente", una guida pratica su come usare la parola scritta per raggiungere più facilmente i propri obiettivi in campo aziendale, commerciale, professionale.

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